Il termine Smart Building – edificio intelligente – è un prodotto dell’era iperconnessa dei Big Data. L’aumento esponenziale della potenza di elaborazione delle CPU e le connessioni a banda larga sempre più veloci, hanno ampliato la portata di ciò che è possibile realizzare nell’ambito della protezione e gestione degli edifici.
Non è ben chiaro a tutti cosa si intenda per edifici intelligenti e quali e quanti vantaggi possano portare a chi li occupa. Gli edifici smart hanno elevati protocolli in salute e sicurezza, delle persone e degli asset, e assicurano risparmio energetico, comfort e qualità di vita migliori. Tutti aspetti che la pandemia ha portato alla ribalta come essenziali.
Innanzitutto, cosa si intende quindi per intelligenza? La capacità di migliorare l’efficienza energetica e le performance degli immobili grazie all’adozione di tecnologie digitali. Uno Smart Building, privato o pubblico, non è altro che un ecosistema integrato in grado di offrire servizi, ottimizzare i consumi e aumentare il benessere dei suoi occupanti.
Fino a tempi recenti si è sovente verificata una discrepanza tra ciò che le persone si aspettavano da un edificio intelligente e ciò che invece i fornitori erano in grado di offrire. Questa situazione è da attribuire alla mancata maturità tecnologica e alla poca chiarezza in relazione agli obiettivi che le organizzazioni fossero poi in grado di raggiungere.
La verità è che le tecnologie smart stanno letteralmente trasformando il settore delle costruzioni. Soprattutto ora che hanno raggiunto una buon livello di maturità e sono strutturate con una convergenza di sistemi, che finora avevano operato a comparti stagni, distribuiti in maniera funzionale. È infatti possibile ottimizzare gli ambienti del building per aumentare la produttività e la soddisfazione dei dipendenti e al contempo consentire enormi risparmi a livello di efficienza energetica, aiutando così le aziende a ridurre la loro impronta di carbonio e le bollette.
I sistemi intelligenti possono rilevare, analizzare e agire, in seguito a flussi di dati ricevuti tramite sensori o telecamere. Ora come ora, riescono a farlo sempre più spesso in concerto con altri che sono in grado di “dialogare” con loro: dagli HVAC, all’illuminazione, ai CCTV, al controllo degli accessi.
Inoltre, le soluzioni di sicurezza hardware sono più integrate che mai con la tecnologia basata su IP, e l’open-source che favorisce una maggiore “collaborazione” tra la sorveglianza, o il software di controllo degli accessi, e altri sistemi di gestione intelligente degli edifici.
Gli edifici dotati di tecnologie smart sono studiati per creare un’esperienza più salutare e confortevole per gli occupanti, con l’aggiunta di un controllo più mirato sull’illuminazione, la temperatura e la qualità dell’aria riuscendo a fornire un ambiente con condizioni ottimali per lavorare bene e in sicurezza.
Uffici, centri conferenze, grattacieli e palazzi storici si possono tutti facilmente dotare di sistemi progettati ad hoc per favorire il Green Management e meccanismi di “ufficio liquido” avanzato, grazie a una gestione degli spazi multifunzionale e multiuso.
I BENEFICI IN CONCRETO
Per rimanere competitive nell’attuale economia globale le aziende devono investire in sistemi in grado di fornire soluzioni a lungo termine validi per gestire e efficientare le spese di sistema del building. Al tempo stesso gli spazi devono rispondere a delle caratteristiche di salubrità e utilità per migliorare la produttività dei suoi occupanti.
Capire come perfezionare le prestazioni di un edificio è stata, fino a non molto tempo fa, un’operazione piuttosto complicata. Ora, grazie a sensori e device IoT, è possibile ottenere informazioni operative immediate e di facile lettura, che possono essere utilizzate fin da subito per migliorare i profitti. Internet of Things è, a tutti gli effetti, un insieme di tecnologie che servono a fare viaggiare i dati dal campo fino a dove possono essere elaborati per essere trasformati in informazioni o in intelligenza.
Rendere un edificio Smart significa non solo dotarlo di strumenti e tecnologie in grado di facilitare e ottimizzare l’utilizzo dell’edificio stesso da parte delle persone, ma anche fornire dei vantaggi concreti a chi il building lo deve gestire, come gli Energy Manager o i Facility Manager.
Scegliere di renderlo tale, significa automatizzare e integrare gli spazi con tecnologie digitali che semplificano sensibilmente il grado di complessità che comporta una gestione così articolata e al contempo la razionalizzazione dei consumi su larga scala (Building Automation).
Le funzionalità delle strutture stesse possono essere viste come risorse strategiche che aiutano le organizzazioni a realizzare i loro obiettivi operativi.
Investire in tecnologie intelligenti, infatti, non significa cambiare continuamente il sistema, anzi, significa scegliere in maniera oculata una piattaforma di gestione che utilizzi tecnologie open e possa essere integrata con qualsiasi strumento o dispositivo presente sul mercato.
I prodotti in commercio, tra cui 4Energy, sono creati per essere integrati e quindi comunicare con quasi tutti i BMS (Building Management System) presenti sul mercato. È proprio questa caratteristica di adattabilità che consente di raggiungere gli obiettivi di efficientamento e ottimizzazione dei sistemi e abbracciare modelli energetici Green e Circular, attraverso analisi approfondite sulla performance dei sistemi e degli Energy Audit.
La gestione degli spazi lavorativi avviene attraverso sensori che rilevano la presenza delle persone in modalità assolutamente anonima. Nel caso specifico 4Energy acquisisce una serie storica di dati da poter analizzare a posteriori e permette anche di installare dei dispositivi digitali come i totem da predisporre nell’ambiente, per monitorare in tempo reale la disponibilità degli spazi nell’edificio. Il Building Manager può ottenere notevoli risparmi grazie all’interazione con i sistemi di controllo ambientale, spegnendo il riscaldamento o il raffreddamento in luoghi nei quali non ci sono persone.
In relazione all’aspetto energetico, l’acquisizione dei dati di consumo – attraverso sensori come misuratori di consumi elettrici, gas e acqua – è funzionale alla costruzione di dashboard, grafici e analisi approfondite con dettagli statistici, anche molto specifici, che permettono all’Energy Manager di analizzare i dati e ottimizzare i consumi, abbattendo gli sprechi.
Questa funzione è particolarmente interessante in questo periodo specifico durante il quale molti spazi lavorativi sono rimasti sottoutilizzati rispetto al loro dimensionamento originale.
Quindi, nel momento in cui si pensa ad un riutilizzo degli spazi, si può pensare di farlo in maniera ottimale. I sensori possono essere installati in location di qualunque tipo, dagli open space ai grattacieli, e la scalabilità è garantita dal tipo di architettura.
INTELLIGENZA E AUTONOMIA DI GESTIONE
Un altro elemento da tenere a mente è la questione dell’adattamento dei nuovi sistemi a quelli di strutture già esistenti – il Retrofit – come può capitare in caso di scuole, edifici commerciali, uffici, edifici storici e strutture sanitarie. L’adattabilità universale è assolutamente necessaria per poter poi misurare i benefici di uno Smart Building.
E non va nemmeno trascurato l’aspetto di interoperabilità, ossia la capacità di un sistema di “cooperare” e di scambiare informazioni e servizi con altri sistemi in maniera affidabile e ottimizzata delle risorse.
Si possono così implementare le tecnologie necessarie con costi iniziali più bassi, e con una diminuzione di quelli di installazione e Retrofit. Nel calcolo finale va tenuto in considerazione che il risparmio diventa continuo grazie alla riduzione dei requisiti di manutenzione e al controllo del consumo energetico.
La piattaforma 4Energy può, in questo scenario, costituire la spina dorsale di uno Smart Building essendo uno strumento in grado di creare un set di regole ad-hoc per un uso ottimale delle utenze e, quindi, raggiungere benefici sia economici che ambientali fornendo un ROI immediato (gestione più efficiente del comparto energetico e una minore impronta di carbonio).
IoT viene sfruttato nei termini di una piattaforma multi-applicazione che controlla e trasmette i dati da termostati, sistemi di ventilazione, illuminazione, sensori di occupazione, sicurezza, controlli di accesso e altro.
Il risultato complessivo è quell’approccio integrato che, come sottolineato all’inizio di questo approfondimento, elimina i silos e consente di ottimizzare l’utilizzo in base ai dati in entrata riportati dai sensori smart e dai rapporti di utilizzo degli stessi.
L’accesso avviene attraverso un ecosistema di standard aperti con un ricco ventaglio di opzioni, abbassando costi, spese e complessità del progetto grazie alla centralizzazione di molte applicazioni di Smart Building disponibili oggi sul mercato: una gestione centralizzata e coesa che veicola il dialogo tra i vari sistemi in maniera universale e consente il monitoraggio da un unico luogo.
Ad oggi, manager e proprietari di edifici in tutto il mondo stanno acquisendo dati per massimizzare i risparmi operativi, mentre con un upgrade di tecnologia in loco è possibile integrare nuovi servizi ad alto valore aggiunto, senza richiedere una revisione completa della rete cablata già installata.
CONCLUSIONE
Integrazione e Innovazione sono due concetti fondamentali per cogliere il presente e il futuro di edifici sempre più automatizzati, connessi e multitasking, nonché di nuovi ambienti di lavoro con gli impianti dialoganti grazie alla digitalizzazione.
E insieme a Efficienza e Sostenibilità introducono un nuovo modo di intendere l’edilizia con un approccio che coniuga due facce della stessa medaglia come Smart e Green. Grazie quindi alle tecnologie integrate possono in conclusione fornire un aiuto concreto per afferrare quel Green Deal oggi obiettivo strategico che trasformerà l’UE in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva.
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