Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme per una visione comune. La capacità di dirigere il lavoro individuale verso gli obiettivi dell’intera organizzazione. È il carburante che consente a persone comuni di ottenere risultati non comuni. – Andrew Carnegie
In ogni lingua e cultura del mondo parlare di lavoro in gruppo ha sempre un rimando ad un surplus di valore.
Anche in Italia il proverbiale incitamento, l’unione fa la forza, ci porta a riflettere sulla forte propensione di più persone organizzate a centrare gli obiettivi prefissati rispetto agli sforzi, per quanto ammirevoli, di uno solo. Non pensiamo mai, però, a come vengono raggiunti questi obiettivi, a quali difficoltà si incontrano, e a chi ha contribuito con maggior valore generato.
Nelle varie fasi della nostra vita, noi tutti ci siamo ritrovati per i motivi più disparati a far parte di un gruppo appurando, a nostre spese, che mettere d’accordo tante “teste” è un obiettivo decisamente sfidante, anche nelle situazioni più informali, come scegliere un film al cinema o un posto per la cena.
Immaginiamo, dunque, un qualsiasi team aziendale, fatto di persone che singolarmente hanno idee brillanti, ma riunite insieme trovano difficile raggiungere un goal. Immaginiamo come questa criticità possa condizionare significativamente il profitto di un’azienda o la qualità del suo prodotto. E immaginiamo come cambi il grado di questa criticità da una classica azienda gerarchica ad una liquida dove l’unità minima di lavoro è proprio il team.
L’idea di Big Up! è superare questo ostacolo e dare valore alla collaborazione. Qui, il fattore H – human, ovvero umano – fa davvero la differenza, anche in termini monetari perché saper collaborare è una competenza che migliora la produttività. L’arte di lavorare con gli altri – ovvero collaborare – segna ognuno di noi a seconda della nostra inclinazione naturale o delle esperienze alle nostre spalle, che ci hanno permesso di affinare questa capacità.
Collaborare, nel gergo “Agile”, è fondamentale in azienda perché
1+1>2
cioè il valore prodotto dalla somma dei contributi è superiore alla somma degli stessi.
In altre parole, la qualità generata da una sana collaborazione è indubbiamente superiore, in assoluto, perché porta con sé quel quid – quel qualcosa – che è indescrivibilmente completo nel suo essere un “di più”, perché rappresenta ognuno di noi, o meglio quello che Napoleon Hill definisce come il modo migliore e più rapido per avere successo: “aiutare gli altri ad avere successo.”
A parole potrebbe non risultare del tutto chiaro, ma in realtà lo è, poiché è un valore di cui la nostra azienda deve tenere conto, perché è una parte di ognuno di noi altrettanto importante che racchiude:
- la sensibilità, che spesso nascondiamo agli altri, ma in fondo poniamo nell’ascoltare gli altri e nel ricercare un linguaggio comune per comprendersi;
- la cura nel costruire le premesse di base da cui partire, perché mossi da una forte passione;
- la determinazione nel creare un dialogo costruttivo ma con spirito critico oggettivo per raggiungere un obiettivo comune nel migliore dei modi;
- il coraggio di dire ciò che si pensa pur sapendo che potrebbe essere un’idea da modificare o da scartare;
- l’ingegno nella sintesi di un concetto, spogliandolo di quei “voli pindarici” che l’hanno reso unico;
- l’ambizione di contribuire ad un disegno più ampio per il quale vale la pena mettersi in gioco.
Sono talenti e attitudini che non si possono misurare ma che indubbiamente, in base all’intensità con cui vengono profusi, incidono profondamente sulla qualità finale del progetto. Big Up! vuole dare voce a queste qualità non sempre visibili ma che contano di più delle competenze tecniche perché sono espressione del nostro modo di interagire e reagire con gli altri.
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