UNA STANZA VUOTA.
Così è. Molti giorni sono già trascorsi da quando #Covid19 è entrato nelle nostre vite. Tutto fermo, silenzioso, irreale. Questo periodo strano, di incertezza, di adattamento, di sfida, di Cambiamento con la “C” maiuscola.
Come molte altre aziende, ora, dietro all’immobilità delle nostre sedi si nasconde un lavorio enorme. Si sentono i cervelli macinare a ritmi forsennati, messi alla prova in una corsa contro un nemico invisibile che sta graffiando le vite di ognuno.
Che fare, come farlo, come reagire, cosa comunicare.
Trasparenza.
Cos’è un’azienda? Persone.
In un momento così difficile si scopre che le imprese non sono “entità”. Mai più che adesso è palese a tutti, anche a chi ha sempre considerato gli individui “forza lavoro”.
#stateacasa #stiamouniti, mai visto, sentito, letto così tanto patriottismo in una Italia di campanilismi.
Esperienze. Dalle nostre abitazioni sembra quasi che nulla sia cambiato. Ma a casa ci sono i bimbi, che le scuole son chiuse, e non vola una mosca per le strade delle nostre città: tutto è surreale.
UNA STANZA VUOTA.
In realtà nulla si ferma, nulla si è mai fermato.
Tutti siamo connessi come tanti puntini in una mappa da strumenti che facilitano la collaborazione e diamo tutta l’energia possibile.
Ci ha sempre contraddistinto una certa agilità, e per noi la tecnologia non è solo pane quotidiano, ma è sempre stato un tramite per aiutare altri business a superare sfide complesse.
Non vogliamo, adesso, parlare di crisi come opportunità, certo il mondo è evidentemente già cambiato e il cambiamento per molti significa proprio questo.
Per noi, conta l’esperienza, quella di ciascuno, e l’incredibile forza con cui abbiamo sempre affrontato il cambiamento di petto, scavalcandolo.
Tanti, troppi sono in difficoltà, questo è palese.
E il messaggio è credere nelle Persone, in tutti noi: il cervello ha dei meccanismi di difesa che si chiamano combattività e creatività.
La parola d’ordine è Reazione.
E noi siamo attivi con nuovi occhi per il futuro.
Un saluto da Interlogica.